Oggi è Domenica 21 Dicembre 2025
- S. Pietro Canisio dottore -
- S. Pietro Canisio dottore -
Il Credo (Simbolo Niceno-Costantinopolitano): Testo completo della preghiera Cattolica
Il Credo, o ''Simbolo Niceno-Costantinopolitano'', è la preghiera e la professione di fede fondamentale che racchiude i pilastri della dottrina cristiana. Viene recitato durante la Messa ed è il riassunto più completo delle verità in cui la Chiesa crede. Recitare il Credo significa riaffermare la propria fede nella Trinità e negli eventi della salvezza.
Credo in un solo Dio,
Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
credo in un solo Signore Gesù Cristo
unigenito figlio di Dio
nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio,
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre.
Per mezzo di Lui
tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto e il terzo giorno
è resuscitato secondo le Scritture
ed è salito al Cielo e siede alla destra del Padre
e di nuovo verrà nella gloria
per giudicare i vivi e i morti
ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo
che è Signore e dà la vita
e procede dal Padre e dal Figlio
e con il Padre ed il Figlio
è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati
e aspetto la resurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Curiosità suula preghiera Il Credo
1. Non esiste un solo "Credo"
Sebbene spesso lo chiamiamo semplicemente "Il Credo",
nella Chiesa cattolica si usano principalmente due versioni:
Simbolo Apostolico:
È il più antico e breve.
Secondo la tradizione (sebbene storicamente non confermato),
fu redatto dagli undici Apostoli più Mattia prima di disperdersi per il mondo.
Simbolo Niceno-Costantinopolitano:
È quello più lungo che solitamente si recita a messa.
Nasce dai primi due grandi concili ecumenici
(Nicea nel 325 e Costantinopoli nel 381)
per definire meglio la natura di Gesù
e dello Spirito Santo contro le eresie dell'epoca.
2. Il significato della parola "Simbolo"
In greco, symbolon indicava le due metà di un oggetto spezzato che,
riaccostate, permettevano ai possessori di riconoscersi.
Recitare il Credo è quindi il "segno di riconoscimento"
che unisce tutti i cristiani, una sorta di "parola d'ordine".
3. La "battaglia" del Filioque
Una delle curiosità storiche più rilevanti
riguarda una singola parola latina: Filioque ("e dal Figlio").
Nella versione originale si diceva che lo Spirito Santo procede dal Padre.
La Chiesa di Roma aggiunse "e dal Figlio".
Questa piccola aggiunta fu una delle cause principali
del Grande Scisma del 1054 tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa,
che dura ancora oggi.
4. Curiosità linguistiche e numeriche
I 12 articoli:
Il Credo Apostolico è tradizionalmente diviso in 12 articoli,
uno per ogni apostolo.
L'etimologia:
La parola "Credo" è semplicemente
la prima persona singolare del verbo latino credere.
In molte lingue orientali, però,
inizia con il plurale ("Noi crediamo")
per sottolineare la fede della comunità.
L'Amen finale:
La preghiera si chiude con "Amen",
che in ebraico significa "È vero", "Certamente".
È il sigillo di approvazione su tutto quanto dichiarato.
5. Il Credo nell'arte e nella musica
Il Credo è una parte fondamentale della "Messa"
come genere musicale.
Grandi compositori come Bach, Mozart e Beethoven
hanno scritto versioni monumentali del Credo.
Quello di Beethoven nella Missa Solemnis
è celebre per la sua intensità drammatica,
quasi a voler convincere l'ascoltatore
della verità di ogni singola parola.
Ascolta la preghiera
