- S. Francesco Saverio sacerdote -
Angelo di Dio
Angelo di Dio,
che sei il mio custode,
illumina, custodisci,
reggi e governa me,
che ti fui affidato dalla pietà celeste.
Così sia.
Angele Dei,
qui custos es mei,
me tibi commissum
pietate superna illumina,
custodi, rege et guberna.
Amen.
San Tommaso d'Aquino e gli Angeli.
San Tommaso d'Aquino nacque nel 1225 nel castello di Roccasecca.
A Napoli dove si reca a studiare,
conosce i frati predicatori del convento di San Domenico
e rimane affascinato dal loro stile di vita religiosa.
Quando rientra a casa sua alla fine dei suoi studi,
egli annuncia ai suoi genitori
che vuole essere frate domenicano.
Scandalizzati e furiosi,
i suoi genitori rinchiudono il figlio a Roccasecca,
e non ne uscirà finché non sarà tornato alla ragione.
Le settimane passano, poi i mesi.
Tommaso rivela una testardaggine
che i suoi non avevano mai sospettato che avesse.
Nulla lo fa cambiare parere.
Uno dei suoi fratelli ha un'idea perversa ed ignobile.
Se il giovane si attacca in tale modo
alla sua pretesa vocazione di frate mendicante
e di monaco scalzo, è molto semplicemente
perché egli ignora del tutto i piaceri della vera vita.
Basta fargliene gustare.
Si va a cercare, nei bassi di Napoli,
una prostituta che gli Aquino prendono la pena
di scegliere giovane, bella, esperta
e senza alcuna vergogna e pudore.
Dopo una notte nelle braccia
di questa seducente e lussuriosa peccatrice,
Tommaso non sognerà più i Domenicani
e la vita del convento!
E si rinchiude di nascosto
la prostituta tentatrice
nella camera del giovane.
Ma tutti gli assalti della povera ragazza
si urtano contro una resistenza eroica.
Al mattino, ella,
nonostante il suo fascino erotico,
si arrende e se ne va sconfitta.
Tommaso rimane solo.
Ed ecco che gli Angeli gli appaiono.
Nelle loro mani, essi hanno una cintura,
simbolo di continenza e di purezza :
''Nel nome di Dio,
noi ti cingiamo con la cintura di castità
che non potrà mai togliersi da alcuna impura tentazione''.
L'Ordine di San Domenico
conserva ancora questo strano cordone
nella sua chiesa di Chieri.
Esso è oggetto di diverse
investigazioni scientifiche
che non hanno potuto analizzare
la composizione della stoffa,
di una materia sconosciuta,
né spiegare perché il nodo è impossibile a disfare.
Vinti, i d'Aquino
lasciarono il loro figlio seguire la sua via.
Tommaso studia a Parigi e a Colonia.
Diviene il più rinomato dei teologi della sua epoca.
Ma il 6 dicembre 1273 accade un fatto misterioso:
mentre celebra la Messa qualcosa lo tocca profondamente
e da quel giorno non scrive né detta più nulla.
Si racconta che poco tempo prima,
davanti al crocifisso mentre era in orazione
sentì dirsi dal Signore:
'' Tu hai scritto bene di me. Che ricompensa vuoi?''.
E Tommaso aveva risposto: '' Niente altro che Te, Signore''.
La mattina del 7 marzo 1274 muore all'età di 49 anni.
Nel 1323 viene canonizzato
e nel secolo XV riceve il titolo di dottore della Chiesa.
E' il patrono degli studenti delle università cattoliche,
dei librai e dei filosofi.
San Tommaso
riguardo alla custodia angelica dei singoli fedeli
inizia la sua limpida ed esauriente dimostrazione
ricordando la legge generale del creato:
nel piano della divina Provvidenza,
tutti gli esseri corporei
(la creazione materiale e pure l'uomo,
composto di materia e di spirito)
sono regolati da sostanze spirituali
( i puri Spiriti).
Agli uomini sono assegnati
gli Angeli quali custodi
e guide nel conoscere e nell'operare.
Questo provvidenziale soccorso,
invisibile, è necessario,
perché l'uomo, pur avendo iscritta nel cuore
la legge naturale,
si inganna spesso nell'applicare
i principi generali alle azioni particolari.
A causa delle passioni che lo spingono al peccato,
può, con il suo libero arbitrio,
evitare il male solo in parte e quindi,
deviare dal bene.
La custodia angelica, tuttavia,
non impedisce le libere decisioni della volontà umana,
che come può discostarsi dalla legge naturale,
così può rifiutare le ispirazioni dell'Angelo.
Queste illuminazioni e mozioni angeliche
sono generalmente interiori, invisibili;
solo in ''casi straordinari per una grazia speciale di Dio'',
- afferma San Tommaso -
si hanno apparizioni di Angeli.
Egli conclude questo primo articolo
della ''questione sulla custodia angelica'',
con una affermazione importante:
''che gli uomini periscano,
non va imputato alla negligenza degli Angeli,
ma alla malizia degli uomini''.
L'Angelo Custode
è dato a tutti quanti gli uomini?Si, egli risponde,
perché ogni uomo,
nel faticoso cammino della vita
verso la patria del Cielo,
incontra molti pericoli.
Per superarli ha bisogno di una guida,
di un sostegno, di un soccorritore.
Dio, perciò, affida tutti quanti gli uomini
alla custodia degli Angeli.
l'Angelo Custode
è assegnato all'uomo fin dalla nascita?
L'Angelo Custode è donato da Dio ad ogni essere umano
fin dal suo nascere,
e altri invece dal suo Battesimo.
San Tommaso, considerando che l'uomo
ha un'anima razionale,
afferma che la custodia angelica fino dalla nascita,
è un aiuto provvidenziale anche per i bambini,
bisognosi di protezione
nei pericoli fisici e spirituali.
Nella vita prenatale,
si può credere che i nascituri
siano sotto la custodia
dello stesso Angelo della madre,
a cui sono ancora uniti.
Alla nascita, invece,
ricevono un Angelo Custode personale.
L'Angelo Custode abbandona talora l'uomo?
Si può affermare dell'Angelo Custode
quello che si suole dire di Dio,
quando permette che l'uomo cada in un pericolo
o in una tribolazione, per il suo maggior bene.
L'Angelo Custode, che segue il piano della provvidenza,
non impedisce talora una colpa
o una sofferenza del suo protetto;
ma, anche quando è da lui localmente distante
(quando è in Cielo presso il trono di Dio),
conosce le necessità dell'uomo
e istantaneamente può essergli vicino per soccorrerlo.