Oggi è Sabato 20 Dicembre 2025
- S. Liberato martire -
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Preghiera a San Giovanni Bosco per i figli
O San Giovanni Bosco,
Padre e Maestro della gioventù,
che con amore instancabile hai dedicato
tutta la tua vita alla salvezza e alla felicità dei giovani,
io rivolgo a te la mia preghiera e ti affido i miei figli.
Tu che hai saputo leggere nei cuori
e guidare i passi di tanti ragazzi,
aiutali a crescere nel bene,
nella sapienza e nella grazia.
Proteggili dai pericoli del mondo,
dalle cattive compagnie
e da tutto ciò che può allontanarli dalla via della verità.
Insegna a me, genitore, il tuo segreto:
quell'amore che si fa accoglienza,
quella fermezza che è dolcezza,
e quella pazienza che sa attendere i tempi di Dio.
Aiutami a educarli con il cuore,
perché sentano di essere amati
e imparino a loro volta ad amare.
Ottieni per loro la salute del corpo
e la pace dell'anima;
guida le loro scelte,
illumina i loro studi e benedici il loro futuro,
perché possano essere cittadini onesti
in questa terra e un giorno abitanti felici del Cielo.
San Giovanni Bosco, prega per noi e per i nostri figli.
Storia e curiosità su Giovanni Bosco
1. Le origini e il Sogno dei nove anni
Giovanni nasce in una povera famiglia di contadini a Castelnuovo d'Asti.
Resta orfano di padre a soli due anni e viene cresciuto da Mamma Margherita,
una donna forte che gli insegna la fede e il valore del sacrificio.
A nove anni fa un sogno che segnerà tutta la sua vita:
vede dei ragazzi che lottano e bestemmiano;
lui vorrebbe calmarli con la forza, ma un Personaggio (Gesù)
e una Signora (Maria) gli dicono:
Non con le percosse, ma con la mansuetudine
e con la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici.
2. Il Prete dei giovani a Torino
Ordinato sacerdote nel 1841, si trasferisce a Torino.
Qui rimane sconvolto nel vedere tantissimi ragazzi sbandati,
poveri e sfruttati che finiscono spesso in prigione.
Decide di dedicare la vita a loro.
L'8 dicembre 1841 incontra il primo ragazzo,
Bartolomeo Garelli,
e con una semplice lezione di catechismo
dà inizio a quello che diventerà l'Oratorio.
3. L'Oratorio e il Sistema Preventivo
Don Bosco non voleva solo dare un tetto ai ragazzi,
ma voleva renderli buoni cristiani e onesti cittadini.
Per farlo inventa il Sistema Preventivo, basato su tre pilastri:
Ragione: spiegare sempre il perché delle regole.
Religione: coltivare la vita spirituale.
Amorevolezza: far sentire ai ragazzi che sono amati.
4. Le grandi opere
Nonostante mille difficoltà economiche e ostilità politiche, Don Bosco riesce a:
Fondare la Congregazione Salesiana (dedicata a San Francesco di Sales).
Creare scuole professionali e laboratori per insegnare un mestiere ai giovani
(fu tra i primi a firmare contratti di apprendistato per
proteggerli dallo sfruttamento).
Inviare i primi missionari in America Latina (Patagonia).
5. L'eredità
Muore nel 1888, stremato dalle fatiche,
lasciando un'opera che oggi è diffusa in tutto il mondo.
È stato canonizzato nel 1934 e Giovanni Paolo II
lo ha ufficialmente proclamato Padre e Maestro della gioventù.
Mamma Margherita
Parlare di Don Bosco senza parlare di sua madre,
Margherita Occhiena (conosciuta da tutti come Mamma Margherita), è impossibile.
Lei è stata il braccio destro di Giovanni
e la vera fondatrice del clima di famiglia che si respirava nell'Oratorio.
Ecco alcuni aspetti fondamentali e toccanti della sua vita:
1. Una vedova coraggiosa e povera
Rimasta vedova con tre figli e una suocera malata da accudire,
Margherita rifiutò una vantaggiosa proposta di matrimonio
che le avrebbe garantito una vita agiata.
Scelse di restare sola per non dividere la famiglia
e per dedicarsi completamente ai figli.
La sua era una povertà dignitosa:
insegnò a Giovanni che si può essere poveri di soldi,
ma ricchi di spirito e di fede.
2. Il Sì all'Oratorio (Il sacrificio della vecchiaia)
L'episodio più commovente riguarda il momento in cui Don Bosco,
ormai prete e impegnato a Torino,
si ammalò gravemente per la fatica.
Margherita andò a curarlo e, quando lui guarì, Giovanni le chiese:
Madre, verreste con me a Torino per aiutarmi con i miei ragazzi?.
Lei aveva 58 anni, una vita di fatiche alle spalle
e il desiderio di godersi la vecchiaia in campagna.
Eppure rispose:
Se credi che questa sia la volontà del Signore, andiamo.
Lasciò la sua casa tranquilla per trasferirsi nel caos di Valdocco.
3. La Mamma di centinaia di orfani
A Torino, Margherita divenne la madre di tutti i ragazzi di Don Bosco.
In cucina: Preparava la polenta e il pane per centinaia di giovani.
In sartoria: Rammendava i loro vestiti spesso ridotti a stracci.
L'educatrice: Soprattutto,
offriva quella carezza e quel calore materno
che molti di quei ragazzi, orfani o abbandonati,
non avevano mai conosciuto.
Era lei a dare la buonanotte ai ragazzi,
una tradizione (il pensierino della sera) che Don Bosco mantenne per sempre.
4. Il momento dello scoraggiamento
C'è un aneddoto molto umano:
un giorno, sfinita dal comportamento ribelle di alcuni ragazzi
che le rubavano persino l'orto o le calpestavano i panni puliti,
Margherita disse al figlio:
Giovanni, non ce la faccio più, fammi tornare a casa.
Don Bosco non rispose con le parole, ma indicò il Crocifisso appeso alla parete.
Margherita guardò, sospirò e disse:
Hai ragione, Giovanni.
Si rimise il grembiule e tornò al lavoro.
Non se ne andò mai più.
5. La sua eredità
Mamma Margherita morì a Valdocco nel 1856,
stroncata dalla polmonite.
I ragazzi piansero come se avessero perso la loro vera madre.
Nel 2006, la Chiesa l'ha dichiarata Venerabile,
riconoscendo che la santità di Don Bosco
è fiorita grazie al terreno preparato da lei.
