Preghiera Gloria al Padre
Oggi, 24 dicembre, la Chiesa ricorda:
Santi Antenati di Gesù
Commemorazione di tutti i giusti dell'Antico Testamento che prepararono la venuta del Salvatore nel mondo.
Gloria al Padre
e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio,
e ora e sempre,
e nei secoli dei secoli.
Amen.
Gloria a Dio, nell'alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo,
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio,
Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Gloria Patri,
et Filio,
et Spiritui Sancto,
sicut erat in principio,
et nunc, et semper,
et in saecula saeculorum.
Amen.
Il è una preghiera cristiana
di lode e di fede nella Trinità
e si potrebbe definire equivalente al segno della croce.
Viene recitata anche come parte finale di un salmo
e al termine di ogni decina di Ave Maria nel Rosario di oggi.
il Gloria al Padre (conosciuto tecnicamente come Dossologia Minore)
è il pilastro della lode cristiana.
È una delle formule più antiche in assoluto.
Ecco la storia e le curiosità più interessanti:
1. Storia e OriginiIl termine dossologia deriva dal greco doxa (gloria) e logos (parola).
È, letteralmente, una parola di gloria.
Le radici bibliche:
Non esiste un versetto che contenga l'intero testo,
ma la formula si basa sul comando di Gesù nel Vangelo di Matteo:
Battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
La lotta contro le eresie (IV secolo):
La forma che usiamo oggi si è stabilizzata
durante il Concilio di Nicea (325 d.C.).
In quel periodo si combatteva l'Arianesimo,
che sosteneva che il Figlio fosse inferiore al Padre.
La Chiesa aggiunse con forza la formula attuale
per ribadire che tutte e tre le persone della Trinità hanno la stessa gloria.
L'aggiunta Come era nel principio:
Questa parte fu inserita per contrastare l'idea
che il Figlio di Dio non esistesse prima della nascita terrena.
Serviva a ricordare che la gloria della Trinità è eterna,
senza inizio né fine.
2. Curiosità e Particolarità
Il Gloria nel tempo della QuaresimaA differenza
del Gloria in excelsis Deo (la Dossologia Maggiore),
che scompare dalla messa durante la Quaresima,
il Gloria al Padre non viene mai sospeso.
È considerato una preghiera così fondamentale
da attraversare tutto l'anno liturgico.
La punteggiatura dei Salmi Se ci fai caso,
nella preghiera della Liturgia delle Ore o nel Rosario,
il Gloria al Padre segna sempre la fine di un Salmo
o di una decina.
Serve a cristianizzare i testi dell'Antico Testamento,
riportando ogni preghiera alla rivelazione della Trinità.
Il gesto fisico
In molti ordini religiosi (come i Benedettini o i Certosini),
è antica consuetudine fare un inchino profondo col busto
mentre si recita la prima parte della preghiera
(Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo),
per poi rialzarsi sulla seconda parte.
È un segno di profonda venerazione per il mistero della Trinità.
La versione Gloria Patri in musicaCome per il Requiem,
anche il Gloria Patri ha una storia musicale immensa.
Essendo la chiusura standard di ogni Salmo,
è stato messo in musica da migliaia di compositori
(da Palestrina a Monteverdi, fino a Bach).
Spesso, nelle composizioni classiche,
il Gloria Patri è il momento in cui la musica
diventa più maestosa e complessa (spesso in forma di fuga).
3. Il testo a confronto
Latino Italiano Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Sicut erat in principio, et nunc, et semper,
Come era nel principio, e ora e sempre,
et in saecula saeculorum. Amen.
nei secoli dei secoli. Amen.
