Monastero Di Santa Sperandia

Monastero di Santa Sperandia monache benedettine Via Santa speranza 11 cingoli Macerata telefono 0733-602532
Con l'autostrada A14 e si esce al casello di Ancona-Nord, si imbocca la statale numero 76 fino al bivio per Cingoli e si continua fino alla cittadina con la statale numero 502. In treno si scende alla stazione di Jesi e si prosegue con l'autobus locale. Posto all'inizio del centro storico a 633 m di altezza, da cui si domina la valle sottostante, sorse nel settecento. L'imponente complesso monastico conserva opere d'arte di un certo interesse. Nella Chiesa è conservato il corpo incorrotto della Santa che ha vissuto a lungo nel Monastero e fu autrice di miracoli. Fra questi quello delle ciliegie portentosamente portate alla Santa da un Angelo per soddisfare il desiderio di alcuni muratori che lavoravano nel Monastero. Ne rimangono solo due in un vaso accanto alla sua urna. Santa Sperandia è nata a Gubbio intorno all'anno 1216 e fin dall’età di nove anni si diede alla meditazione della passione di Gesù, alla preghiera, all'astinenza e al servizio dei più poveri, la sua vocazione iniziò all'insegna della penitenza e si protrasse per tutta la sua vita, il suo stesso modo di vestire indicava la scelta di una vita da penitente, si vestì infatti con una pelle di suina e si cinse i fianchi con un cerchio di ferro. Le Sante Messe giornaliere sono seguite anche dai fedeli; il giorno 21 marzo e l'11 di luglio si festeggia San Benedetto. Sono ospitati gruppi per periodi di ritiro spirituale e singole persone (donne) in ricerca vocazionale. Le monache ricamano ma soprattutto preparano ottimi dolci: biscotti a due colori, di spoglia e di cacao; cavallucci ripieni di sapa a base di mosto fresco cotto; il dolce di San Bernardo il cui impasto viene caramellato.
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