Santuario Madonna Di Bonora

Santuario Madonna di Bonora Via Cella di Bonora 910
47834 - Montefiore Conca (RN) tel. 0541.980053

Dall'autostrada A14 uscire al casello di Cattolica, proseguire per Morciano di Romagna, voltare a sinistra per Montefiore Conca, arrivati in paese proseguire sempre dritti, al bivio per Rimini girare a sinistra per il Santuario.
Verso la fine del 1300, un certo Bonora Ondidei di Levola di Montefiore Conca (RN) si ritirò sul Monte Auro per dedicarsi alla preghiera. Qui abitò nella località di Villa S. Martino in una casetta di tre stanze, una delle quali adibita a cappella, adornata di affreschi raffiguranti Gesù, la Madonna e i santi. E' proprio l'immagine della Madonna che è diventata oggetto di devozione dei fedeli. La Vergine, venerata con il titolo di Madre della Divina Grazia, è raffigurata con il bambino seduto sulle ginocchia che prende il latte. I frati continuarono ad essere presenti nella cella di Bonora fino al 1652, quando il papa Innocenzo X soppresse i piccoli conventi. Nel 1796 le leggi napoleoniche soppressero anche questo ordine e furono chiusi sia il convento che la Cella di Bonora. Nonostante ciò, continuavano i pellegrinaggi della popolazione all'immagine della Madonna della Cella di Bonora.
Nel 1834 il parroco di Montefiore, don Domenico Rovelli, per conservare al meglio l'immagine della Madonna, visto lo stato di progressivo abbandono e rovina dei luoghi della Cella di Bonora, decise di far tagliare la parete dove era stata dipinta per trasportarla poi in paese presso la chiesa parrocchiale di San Paolo. Ma qualcosa fece interrompere questo progetto. Infatti, tutte le volte che il muratore tentava di staccare con i suoi attrezzi questo dipinto dal muro veniva come accecato e non riusciva a continuare il lavoro. Così il parroco fu costretto a cambiare idea e nel 1835 incaricò un ingegnere di Gemmano di realizzare un progetto di sistemazione e ampliamento della Cella di Bonora.
Nel 1828, caduto il Regno Italico, i beni del santuario passarono all'amministrazione della Camera Apostolica e questa li cedette, nel 1839 ai frati del Convento di S. Girolamo di Saludecio. Furono poi riacquistati dai montefioresi nel 1841. La Nuova Cella fu edificata nel 1852 con l'apertura di due cappelle laterali dedicate a San Cristoforo e a San Martino vescovo. Nel 1911 fu eretto il campanile. Dal 1927 al 1935 furono realizzate numerose opere artistiche, tra le quali l'affresco raffigurante Bonora orante davanti al dipinto della sua Madonna, del pittore Brici di Rimini, posto all'ingresso della porta laterale, come "icona" del pellegrino di ogni tempo. Nel 1913 don Pio Sanchini, con l'aiuto del fratello don Tommaso, assunse la direzione del Santuario. Nell'estate del 1938 lo Stato Italiano, con un atto firmato dal re Vittorio Emmanuele II e dal presidente del Consiglio Benito Mussolini, costituì il Santuario in Ente Morale Religioso. Il 16 Maggio 1926 il Patriarca di Venezia Card. Pietro La Fontaine incoronò, durante una solenne cerimonia, l'immagine della Madonna. (L'evento è ricordato ogni anno la seconda domenica di Maggio). Attualmente è di proprietà della Diocesi di Rimini che vi ha posto un sacerdote con il titolo di Rettore.
Orari S. Messe:
Feriale inverno: S. Rosario ore 15:30 e S. Messa ore 16:00
Festivo inverno: S. Messa ore 8:00 - 9:30 - 11:00 - 15:30 - 17:00 - S. Rosario ore 15:00
Feriale estate: S. Rosario ore 16:30 e S. Messa ore 17:00
Festivo estate: S. Messa ore 8:00 - 9:30 - 11:00 - 16:30 - 18:00 - S. Rosario ore 16:00
Mese di Maggio:
Feriale: S. Rosario ore 16:30 - S. Messa ore 17:00
Festivo: S. Messa ore 8:00 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 16:00 - 17:00 - 18:00 - S. Rosario ore 14:30
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