- S. Giovanna d'Arco vergine -
Il credo
Credo in un solo Dio,
Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
credo in un solo Signore Gesù Cristo
unigenito figlio di Dio
nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio,
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre.
Per mezzo di Lui
tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto e il terzo giorno
è resuscitato secondo le Scritture
ed è salito al Cielo e siede alla destra del Padre
e di nuovo verrà nella gloria
per giudicare i vivi e i morti
ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo
che è Signore e dà la vita
e procede dal Padre e dal Figlio
e con il Padre ed il Figlio
è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati
e aspetto la resurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Credo Apostolico
Io credo in Dio Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra
e in Gesù Cristo,
Suo unico Figlio e nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto
discese agli inferi,
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre Onnipotente
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la resurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
Credo in Deum Patrem omnipotentem,
Creatorem caeli et terrae,
et in Iesum Christum,
Filium Eius unicum,
Dominum nostrum,
qui conceptus est de Spiritu Sancto,
natus ex Maria Virgine,
passus sub Pontio Pilato,
crucifixus, mortuus, et sepultus;
descendit ad inferos,
tertia die resurrexit a mortuis;
ascendit ad caelos,
sedet ad dexteram Dei Patris omnipotentis:
inde venturus est iudicare vivos et mortuos.
Credo in Spiritum Sanctum,
sanctam Ecclesiam Catholicam,
sanctorum communionem,
remissionem peccatorum,
carnis resurrectionem,
vitam aeternam.
Amen.
L'origine del testo, dovuto a preservare il dato di fede
da interpretazioni teologiche lontane da noi,
spiega l'uso di termini e frasi che oggi possono sembrare ridondanti e oscure.
Si spiega anche la mancanza
di un qualunque accenno al grande dono dell'Eucaristia
perché all'epoca non venne mai messo in discussione.
Di fronte a possibili dubbi sulla capacità
del linguaggio umano di esprimere il mistero divino,
vale la pena ricordare
la tradizionale riflessione teologica di san Tommaso d'Aquino,
per il quale l'atto del credere
non si riferisce a quanto «può essere espresso»
ma alla realtà indicata dalle parole umane.
Così, in ambedue le formulazioni del credo,
professiamo l'inserimento del mistero di Dio
attraverso la vita di Gesù di Nazareth,
in un preciso momento storico
e per questo affermiamo che «patì sotto Ponzio Pilato».
Da allora,
attraverso il mistero della sua Risurrezione,
Cristo si offre in dono ad ogni uomo lungo i tempi,
attraverso l'opera dello Spirito nella Chiesa,
in attesa di una vita piena e definitiva.
Ancora oggi, però,
in alcune circostanze come la celebrazione dei sacramenti
e durante la solenne veglia di Pasqua,
ritorniamo alla formula interrogativa battesimale dei primi tempi,
riconoscendo con il nostro « credo »
di avere ricevuto la fede dalla Chiesa,
nostra madre nello Spirito.
Curiosità sul '' Il credo ''
Viene affermato che Dio è l'unico creatore delle realtà visibili e invisibili.
Non vi è essere in questo mondo che non abbia ricevuto la sua esistenza da Dio.
Tutti sono sue creature e tutti ricevono esistenza da Lui.
Si afferma la divinità di Cristo,
difesa dal Concilio di Nicea contro gli ariani,
i quali asserivano che Cristo
è la prima creatura di Dio,
ma non sarebbe Dio.
In opposizione agli ariani si confessa che è
''Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero.
Generato, non creato, della stessa sostanza del Padre''.
In terzo luogo si afferma che Dio è incarnato per la nostra salvezza
in un momento preciso della storia (sotto Ponzio Pilato)
e ha compiuto la redenzione con la sua passione e morte,
con la sua risurrezione e ascensione al cielo.
Si afferma poi che Cristo tornerà nello splendore della sua gloria
alla fine del mondo per giudicare i vivi e i morti.
In quarto luogo si ricordano le affermazioni del concilio di Costantinopoli
che sostennero la divinità dello Spirito Santo,
contro i macedoni che la negavano.
Per questo diciamo:
''credo nello Spirito Santo
che è Signore (e cioè Dio)
e dà la vita e con il Padre e il Figlio è onorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti''.
Infine crediamo nella Chiesa,
istituita da Cristo
e all'interno della quale Cristo continua il suo magistero,
il suo sacerdozio (sacramenti)
e guida l'umanità redenta alla salvezza.
