Abbazia Di Pomposa

Abbazia di pomposa parrocchia diocesana Via centro 10 pomposa Ferrara telefono 0533-719088
Con la statale numero 309 si arriva quasi in prossimità dell'Abbazia, visibile fin da lontano, posta proprio sul bordo della via romena. In treno si scende alla stazione di Codigoro, con il treno locale da Ferrara, e si continua con l'autobus locale fino all'Abbazia. Tra il bosco ducale della mesola e le lagune del mezzano, sorse completamente isolata nel sesto secolo l'Abbazia abitata da monaci benedettini che bonificarono la zona attorno. Intorno al 1000 sopra intendeva a gran parte delle terre dell'identità padana. Di qui passarono e vissero per qualche tempo personaggi illustri del tempo: Federico Barbarossa, Dante Alighieri, Ottone Secondo, San Pier Damiani. Con l'imperversare della malaria i monaci si trasferirono a Ferrara nel 16º secolo. Con la soppressione voluta dai francesi (1802) divenne una fattoria dei Conti Guiccioli. Ritornata ai benedettini all'inizio di questo secolo, è oggi parrocchia alle dipendenze dirette della diocesi di Ferrara, il cui vescovo ha il titolo di abate di pomposa. La Chiesa, dedicata all'Assunta è tardo medievale. La facciata ha una nartece a tre arcate in cotto e in marmo. l'interno basilicale è a tre navate, con affreschi nella parete della navata mediana e in quelle della navata laterale. Si tratta di dipinti trecenteschi sotto cui affiorano anche altri precedenti di età carolingia. Nell'abside vi sono affreschi raffiguranti Cristo in maestà e le storie di San Eustachio, di Vitale da Bologna 14º secolo. Il pavimento in mosaico della settimo 11º secolo. Il campanile svetta alto nel cielo per 48 m, in forme lombarde con fregi in cotto, diviso in nove ordini di cornici di archetti con monofore, bifore, trifore e quadrifore. Il Monastero è a destra della Chiesa e comprende: il chiostro del 14º secolo; la sala capitolare, con affreschi giotteschi; il repertorio con affreschi di scuola riminese del 14º secolo, adattato al museo dove sono raccolti alcuni reperti dell'Abbazia. Il palazzo della ragione 11º secolo, sul lato opposto del piazzale, a un portico al piano inferiore e una loggia con arcate a tutto sesto. Le Sante Messe sono celebrate alle ore 7.00 nei giorni feriali e nei giorni festivi alle ore 8.00-10-12-18. Si svolgono gli incontri diocesani del clero locale. Si festeggia San Vito a Parte il 7 maggio e Assunta Patrona dell'Abbazia il 15 agosto. Si tengono concerti di musica classica e mostre d'arte.
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