Abbazia Di Monte Cassino

Abbazia di Monte Cassino monaci benedettini cassinesi località Monte Cassino Frosinone telefono 0776-311529
Con l'autostrada A1 si esce al casello di Cassino, raggiunta la cittadina si sale all'Abbazia. L'Abbazia è aperta tutti giorni dall'8.30 alle 12.00 e dalle ore 15.15 fino al tramonto del sole. Stesso orario per l'archivio e la biblioteca. Il museo in inverno è aperto il sabato e la domenica, in estate tutti giorni però è chiuso il venerdì, con lo stesso orario dell'Abbazia. L'Abbazia domina la pianura sottostante sull'altura omonima possente e severa, passata attraverso i secoli e gli orrori dell'ultima guerra mondiale, simbolo del pensiero di San Benedetto. Qui infatti giunse il Santo nel 529, proveniente da Norcia, ritirandosi per 40 giorni là dove un tempo sorgeva il tempio di Apollo. Abbattuto il sacrario pagano, resta la Chiesa. Qui San Martino, vi costruì alcune capanne per sé e per i suoi seguaci, promulgò la sua regola e vi morì il 21 marzo del 547. Furono i longobardi i primi a distruggere l'Abbazia nel 581, ricostruita dal monaco Petronace da Brescia. I potenti del tempo vi soggiornarono, fra questi anche Carlo Magno. L'abate Gisulfo diede il via a nuove costruzioni: la basilica a tre navate, la Chiesa di San Salvatore, il Monastero fra gli anni 797 e 817. Toccò ai saraceni portare nuovo terrore e cacciare i monaci nel 883. Il monaco Aligerno diede il via alla terza ricostruzione di Monte Cassino nel 950. Nel 1349 un violento terremoto provocò gravi danni al complesso monastico. Con l'unione alla congregazione di San Giustina di Padova, il Monastero trascorse lunghi secoli di sviluppo religioso, culturale e politico fino al saccheggio perpetrato dai francesi nel 1799 e alle soppressioni del 1807 e del 1866. Con il 1880 con le celebrazioni del 14º centenario della nascita di San Benedetto, si rilanciò il ruolo dell'Abbazia. Il 15 febbraio e 15 marzo 1944 fu bombardata, andando in gran parte distrutta. La ricostruzione iniziata nel dopoguerra, si concluse il 24 ottobre 1964 ed è stata eseguita con l'intento di dare una riproduzione esatta delle architetture distrutte. Superato l'androne d'ingresso che si affaccia nei tre chiostri comunicanti tra loro. La Chiesa completamente ricostruita, ha portali in bronzo, di cui quello centrale risale al 1066. Nell'interno barocco vi sono tele di Dante Ricci, e Sebastiano Conca e di Francesco De Mura del 17º secolo; sotto l'altare maggiore del sepolcro di San Benedetto; la cupola è stata affrescata da Pietro Annigoni nel 1980; il coro ha stalli lignei del 17º secolo. La cripta si è quasi completamente salvata dai bombardamenti e risale al 1545. L'archivio accessibile solo agli studiosi, ha documenti rari, fra cui il plaito capuano del 960, primo esempio di lingua volgare. La biblioteca aperta al pubblico, conserva testi antichi di inestimabile valore. Messe feriale alle ore 7.00 concelebrata e festive alle 9.00-10.30, in latino e cantata in gregoriano alle 12.00. Vespri in latino e cantata tutti giorni alle ore 15.30. In estate si tengono corsi monastici per laici durante il fine settimana. Si festeggia Santa scolastica il 10 febbraio, San Benedetto il 21 marzo alle 11 luglio, l'Assunzione di Maria Vergine il 15 agosto, dedicazione dell'Abbazia il 1 ottobre. Sono ospitati i singoli (uomini), in casi particolari, per ritiri spirituali e per pochi giorni, occorre farne richiesta scritta.
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