Abbazia Di Fossanova

Abbazia di Fossanova frati francescani minori conventuali relazione di Fossanova Priverno Latina telefono 0773-93061
Con l'autostrada A1 si esce al casello di Frosinone. Si prosegue con la statale numero 156 fino al bivio per Priverno e con la statale numero sei si arriva a Fossanova. In treno si scende alla stazione di Priverno-Fossanova, e si continua in taxi, con l'autobus o a piedi. Occorre avvertire telefonicamente per visitare l'Abbazia, aperto tutti i giorni. L'Abbazia sorse in un avvallamento, ai piedi dei monti e pini, tra Priverno e Sonnino, avvolta da secolari eucalipti che ne impediscono la vista, sul sito un tempo occupato da una villa romana, là dove intorno al 7º secolo, venne eretto un Monastero benedettino, ampliato verso il 1000. Nel 1135 vi si insediarono i monaci cistercensi, bonificando la zona attorno ed erigendo la Chiesa così come appare oggi (1163). Nei secoli 12º e 13º il dinamismo costruttivo dei monaci coincise con il periodo di massima vitalità dell'Abbazia marmorea divenne centro artistico di primaria importanza grazie all'abilitante dei suoi marmorai, influenzando le comunità religiose attorno, tra cui quella di Casamari. Vi morì San Tommaso d'Acquino (1274) mentre transitava di qui diretto al concilio di Lione. Nel 1795 Pio Sesto la mise sotto il controllo dell'abate di Casamari, padre Romualdo Pirelli, che fra l'altro inventariò gli innumerevoli beni artistici posseduti dall'Abbazia, ai quali la soppressione napoleonica causò notevoli perdite e danni. Nel 1826 Leone 12º la affidò ai padri certosini di Trisulti che vi restarono fino al 1926. I Frati Francescani Minori conventuali vi si insediarono nel 1236, dando il via ai restauri protrattesi nel corso degli anni. L'Abbazia è uno degli esempi più sublimi dell'architettura gotico-cistercense in Italia, insieme a quella di Casamari. La Chiesa è preceduta da un portico e da un cortile, dove si affacciano gli edifici monastici. La facciata è leggermente più bassa rispetto al piazzale antistante. All'interno le tre navate gotiche sono di un estremo rigore strutturale. Nel Monastero si apre un bellissimo chiostro romanico su tre lati e gotico sul quarto, che ha un'edicola a colonne con al centro un lavabo. Da qui si passa al refettorio, con il soffitto a capriate, e alla sala capitolare in parte affrescata, con soffitto a crociera e con colonne. Accanto ad esso vi è Calefactorium, sala delle riunioni invernali, con un monumentale camino. Nella foresteria si trovano nella stanza e la cappella dove esalò l'ultimo respiro San Tommaso d'Acquino. Messe feriali 7.00 e festive 8.00-11-18, in inverno ore 16,30. San Tommaso si festeggia il 7 marzo e Madonna delle grazie la prima domenica di maggio.
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